I Pensieri di Marea

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lunedì 9 maggio 2022

Foglio d'alabastro

Io qui fra I miei pensieri
Immerso tra tanti desideri
Qui da solo
Sul mio foglio bianco 
Pronto a riempirlo
Ma sono stanco,
Stanco di questo pianto come
Una pioggia d'inchiostro che
Inonda questa vita d'alabastro.
Come un pittore
Dipinge la sua tela
Come un abile ragno
La sua ragnatela…
Mentre fuori è già sera
Ma ora basta 
Di aspettare chi non c'è mai stato
A colorare insieme a me 
questo foglio d'alabastro
Basta di aspettare il niente
Ora ho voglia di vedere gente
E mentre fuori sta nascendo un nuovo giorno
Ho deciso di prendere un nuovo foglio! 

Fermati ti prego

Assorta nei miei pensieri
attraverso il viale,
e senza esitare, mi fermo in piazza
mentre da lontano
intravedo che 
ti stai avvicinando lentamente…
Ecco allora che
un unico pensiero 
invade la mia mente…
“Ma sto cazzo di autobus
si fermerà, o senza di me, proseguirà?”

Canzoni intrecciate

Nota: ho sempre desiderato scrivere qualcosa usando frasi o titoli di canzoni, ma anche di film e perché no, anche delle pubblicità. In questo caso l’ho fatto senza pensarci troppo, menzionando i titoli di alcune canzoni (aggiungendo ogni tanto anche una piccola frase per rafforzare il concetto). Premetto che userò due colori per il testo, uno per richiamare la canzone (o parte di essa) e l’altro per il mio testo.
Gli artisti citati per questa storiella sono (in ordine di “apparizione” e citati per praticità solo una volta):
- Claudio Baglioni, Fabrizio De Andrè, Francesco De Gregori, Andrea Ra, Claudio Villa, Franco Battiato, Antonello Venditti, Lucio Battisti, Daniele Silvestri, Lucio Dalla, Ornella Vanoni, Alex Britti, Adriano Celentano e Claudia Mori, Vasco Rossi, Rino Gaetano, Giorgio Gaber, Latte e i suoi Derivati, Ivan Graziani, Alberto Fortis, Fabrizio Moro, Lando Fiorini, Banco del Mutuo Soccorso (BMS), Renato Zero, Luigi Tenco, Le Orme.
Mi auguro che vi divertiate nel leggerla, così, come è stato per me scriverla.
 
 
E lungo il Tevere che andava lento lento, all’ombra dell’ultimo sole s’era assopito un pescatore… poco più in la s’intravedeva anche la casa di Hilde, perché c’è la luna piena (stasera)… eggià stasera che sera… si vede volteggiare anche la capinera con i suoi giochi di aperture alari che nascondono segreti… No, non li tradire mai i miei profondi segreti… gridò dall’altra sponda del biondo Tevere così l’uomo col megafono che parlava, parlava… mentre da li a poco lontano, Anna e Marco si davano la mano, per andare insieme all’appuntamento a Piazza del Popolo dove li aspettava Gino e l’alfetta… il tempo va, passano le ore… intanto dalla tasca squillava il telefonino; Buonasera dottore… Telefona tra vent’anni, suggerì così Mr. Vanni! Tra una chiacchiera e l’altra, qualcuno notò quattro cani per strada, mentre Alice annoiata disse: Basta ora voglio andare al mare, dai facciamo quella strada dove intorno sfiorivano le viole, anche se regolarmente innaffiate da Chen il cinese che distratto, ha scelto come amico, Jody e la scimmietta. Proprio in quel momento arrivò tutta affannata per la corsa, la moglie di Chen il cinese che piangendo gli disse: Andrea s’è perso… Peccato, perché non potrà con gli altri andare in quella casa in riva al mare, non potrà quindi osservare quella schiuma soffice, morbida, bianca, lieve lieve sembra panna, sembra neve. Oh ma che belli i giorni di neve quando annusi la vita con l’anima in mano… dove trovi pure Otto il passerotto, che per dispetto ha fatto la cacca sul finestrino dell’Alfetta di Gino! Indispettiti gli altri in coro gridarono: E noi a Mario lo meniamo, si si si, lo meniamo! Ma Cleo si oppose, e con fermezza propose: Dai ragazzi andiamo avanti, perché l’estate qui non dura eternamente e arriverà il cielo e la pioggia di settembre… Intanto il povero Andrea fu nel frattempo ritrovato, e senza perdere altro tempo aggiunse: Dopo Settembre arriva Novembre… Aspetta qualcosa qui non va, lasciamolo andare Novembre, qui manca Ottobre con i suoi colori grigi che io amo. Per concludere, l’anno che verrà… E te lo vojo dì, so tant’anni che me tengo sto segreto… il figlio di Cinzia, non è di Piero! Hai capito che ha fatto Paolo maledetto! Il triangolo no, non l’avevo considerato… quindi ho deciso, me ne vado via, lontano lontano dove il cielo è sempre più blu e i prati non sono fatti di cemento armato!   

Connessione persa

Aiuto chiamate un dottore
mi è saltata la connessione!
Senza internet sono isolato
mi sento triste e sconsolato,
non posso leggere neanche un commento 
e non riesco a trovarne 
alcun riferimento…
vi giuro che il mio non è un capriccio,
aiutatemi ad uscire da questo impiccio!
Internet è un bene così prezioso
A meno che non ci sia un vanitoso
che pur di farsi un selfie
va a ritroso…
correndo dentro una ruota
come un criceto!
Senza internet in sostanza,
siamo tutti bloccati nella nostra stanza, e
con esultanza, 
possiamo quindi dare il benvenuto
alla beata ignoranza!
Senza internet ti posso dire
che puoi alzarti e quindi uscire
per vedere come va a finire…
cerca per favore di non svenire!
Il tuo lavoro puoi pianificare
In modo più lento e normale
Puoi ancora metterti a pensare
Sulle cose che ti piacerebbe fare!
Il dottore è appena arrivato
e sulle condizioni di internet l’ho informato…
così lui presto mi ha chiesto:
ma non sei felice per tutto questo?
Dovresti essere davvero grato
che da internet ti sia liberato!
Quello che facevi prima,
puoi farlo ancora adesso
ma senza dover correre con eccesso.
Questo gioverà al tuo cuore…
E alle serate in compagnia del tuo amore!
Evviva dunque per la connessione
che è saltata, e che anche a me
fa sentire liberata!

Diventare saggi è questione di esperienza

Lei sognava un cielo stellato e un campo pieno di lucciole.
lei seduta ai piedi dell’albero meditava e osservava 
quel bel tramonto che le mozzava il fiato,
mentre tutto intorno gli uccellini la inebriavano
con il loro dolce canto…
A quel punto lei pensò:
“Nun era amore,
nun era amicizia,
forse era mejo che
me facevo li cazzi mia…
Ogni vorta che me so illusa,
so rimasta sempre delusa,
e mo me chiedi come sto?
E che numme vedi?
Coi fori ar core ma
resto comunque ‘n piedi”!

Passa parola

Mi piace la notte quando c’è calma e silenzio,
perché posso concentrarmi su quello che sto scrivendo.
Mi piace camminare di notte nella città che si è appena addormentata.
Mi piacciono le luci dei lampioni, perché somigliano a tanti piccoli soli.
Mi piace di notte osservare il mare, e ascoltare il suo canto per me così naturale.
Mi piace di notte quando si alza un po’ di vento, che si incontra sui rami degli alberi, e tra loro incominciano a parlare dando a me la possibilità di fantasticare.
Mi piace la notte osservare il firmamento così pieno di stelle, tanto belle da non poter esimermi dal fotografare.
Mi piace la notte perché riesce ad ispirare tutte le menti aperte, con la sua magia particolare da sembrare perfino un po’ surreale, in cui ogni cosa si attenua… comprese le rughe più che sul mio viso, nella mia anima!

La ricetta perfetta

Mi piace la notte quando c’è calma e silenzio,
perché posso concentrarmi su quello che sto scrivendo.
Mi piace camminare di notte nella città che si è appena addormentata.
Mi piacciono le luci dei lampioni, perché somigliano a tanti piccoli soli.
Mi piace di notte osservare il mare, e ascoltare il suo canto per me così naturale.
Mi piace di notte quando si alza un po’ di vento, che si incontra sui rami degli alberi, e tra loro incominciano a parlare dando a me la possibilità di fantasticare.
Mi piace la notte osservare il firmamento così pieno di stelle, tanto belle da non poter esimermi dal fotografare.
Mi piace la notte perché riesce ad ispirare tutte le menti aperte, con la sua magia particolare da sembrare perfino un po’ surreale, in cui ogni cosa si attenua… comprese le rughe più che sul mio viso, nella mia anima!

Lei un giorno volerà

Mi piace la notte quando c’è calma e silenzio,
perché posso concentrarmi su quello che sto scrivendo.
Mi piace camminare di notte nella città che si è appena addormentata.
Mi piacciono le luci dei lampioni, perché somigliano a tanti piccoli soli.
Mi piace di notte osservare il mare, e ascoltare il suo canto per me così naturale.
Mi piace di notte quando si alza un po’ di vento, che si incontra sui rami degli alberi, e tra loro incominciano a parlare dando a me la possibilità di fantasticare.
Mi piace la notte osservare il firmamento così pieno di stelle, tanto belle da non poter esimermi dal fotografare.
Mi piace la notte perché riesce ad ispirare tutte le menti aperte, con la sua magia particolare da sembrare perfino un po’ surreale, in cui ogni cosa si attenua… comprese le rughe più che sul mio viso, nella mia anima!

Mi piace la notte

Mi piace la notte quando c’è calma e silenzio,
perché posso concentrarmi su quello che sto scrivendo.
Mi piace camminare di notte nella città che si è appena addormentata.
Mi piacciono le luci dei lampioni, perché somigliano a tanti piccoli soli.
Mi piace di notte osservare il mare, e ascoltare il suo canto per me così naturale.
Mi piace di notte quando si alza un po’ di vento, che si incontra sui rami degli alberi, e tra loro incominciano a parlare dando a me la possibilità di fantasticare.
Mi piace la notte osservare il firmamento così pieno di stelle, tanto belle da non poter esimermi dal fotografare.
Mi piace la notte perché riesce ad ispirare tutte le menti aperte, con la sua magia particolare da sembrare perfino un po’ surreale, in cui ogni cosa si attenua… comprese le rughe più che sul mio viso, nella mia anima!

Roma bella ma cojona

Oggi de Roma ve vojo riccontà

come hanno ridotto sta pora città.

Roma fatta da centurioni e ‘mperatori…

Oggi è ‘n mano de quattro birbaccioni.

Roma brillava de civirtà…

Oggi ‘nvece de monnezza je tocca a affogà!

Roma de chiese e tante curture, baciata dar sole

in tutte le sue sfumature,

riccontata da Trilussa e dipinta da Caravaggio…

racchiusa ne le foto de li turisti sudati, pel lungo viaggio.

Io me chiedo basita, ma come se fa a violentà così sta pora città?

De Roma nun c’è più considerazzione,

qui de Bergojo urge na bella benedizzione!

Se da sti zozzoni Roma voi libberà,

aricordate che dei politici nun te devi mai da fidà

quindi resta svejo e nun li votà,

perché questo è er solo modo per potelli via caccià!

Daje a romà nun te fa cojonà!

Roma sempre bella m’appari,

ma cojona senza eguali!

 


domenica 8 maggio 2022

Piccola premessa su questo blog

I Pensieri di Marea sono una raccolta di pensieri pasticciati, canzoni, e tutto quello che mi passa per la testa.

Mi racconto attraverso i miei scritti, alternando italiano e il dialetto romanesco. 

Queste composizioni sono delle riflessioni sulla vita in genere, e esperienze personali, il tutto condito da ironia, disappunto, ma anche senso ironico spaziando a volte dal surreale al tragicomico.

P.S. Marea è l'unica autrice di questi scritti ed è consapevole di renderti gioioso o infelice.


 



La pentola de fascioli

So na pentola de fascioli
Perché numme piace
Er monno qui fori!
E così senza peli sulla lingua, 
ve racconto quello che me assilla!
Nun sopporto l’ipocrisia,
la cattiveria e la falsità,
nun sopporto chi imbecille nun è,
ma che invece lo fa!
Nun sopporto gli egoisti,
brutta gentaja da quattro spicci!
Ce vorrebbe così poco
Pe’ vive tutti senza odio.
Questa è na cosa difficile assai,
pe’ questo semo sommersi
da ogni genere de guai!
Fiore de sale, me so rotta 
de vive così male!
Fior de cicoria,
e mo' chi me consola?
Fior de limone,
ma tu guarda che brutta situazione!
Fior de frumento, quanto vorei esse come er vento,
che se solleva come na bufera pe’ spazzà via
tutto sto marciume e buttallo subbito in fonno ar fiume!
Me chiedo anche fino a quanno me toccherà
A piagne pe’ questa zozza società…